Personaggi

Se il Puncetto è giunto fino a noi lo dobbiamo innanzi tutto alla passione, all’orgoglio delle donne valsesiane ma dobbiamo riconoscere un GRAZIE anche alla sensibilità di alcune persone che hanno dedicato, anche in momenti culturalmente di declino rispetto ai lavori manuali delle donne in particolare, la loro attenzione al puncetto e si sono spesi per non farlo cadere in oblio. Ne citiamo alcuni senza per questo dimenticare quanti si sono prodigati senza apparire.

Storico, autore di numerose pubblicazioni e ricerche a carattere locale fra cui “Il Puncetto e la sua ispirazione” in “Il Puncetto” n.u. edito in occasione della X Estate Valsesiana 1966

Sacerdote insegnante e alpinista pubblica nel 1984 “Le figlie dell’Arte” raccolta fotografica e testimonianze frutto di attenta indagine delle praticanti del puncetto di quel tempo.

Maestra puncettaia per antonomasia ha vissuto a Fobello e interpretato orgogliosamente il costume e le tradizioni. Ha dedicato la vita a trasmettere generosamente in modo diretto le sue conoscenze a quante si sono avvicinate al puncetto.

Grazie al suo manuale si approda ad una didattica “moderna” e tecnica. La sua prematura tragica scomparsa interrompe un prezioso lavoro e studio.

Imprenditore geniale e illuminato fondatore delle “Lanerie di Agnona” a lui si deve il salto di qualità nel tessile locale con l’uso di materie prime pregiate e il contatto con l’alta moda: “Ha sempre manifestato attaccamento alla Valsesia e ha cercato di portare nell’alta moda testimonianze della cultura locale. Gli “scapin” ad esempio…e il puncetto valsesiano usato per ornare abiti da sera e cravatte. E addirittura tentativi di rivisitare il costume valsesiano” (Enzo Barbano-Francesco Ilorini Mo – 2011)

Già lui sensibile e dedito a numerose attività filantropiche, alla sua memoria nel prossimo ventennale della morte, si deve il contributo alla costruzione di questo sito web.